Premessa
La clip video è tratta da una famosa sequenza del film I vitelloni di Federico Fellini, uscito nel 1953. Alberto Sordi prende in giro i lavoratori, definendoli lavoratori della massa, e li provoca con il celebre gesto dell’ombrello e una sonora pernacchia. Poco dopo, i lavoratori riescono a vendicarsi in modo appropriato.
La perdita della capacità critica
Siamo attratti dall’evoluzione tecnologica, accettiamo con poco pensiero critico i nuovi paradigmi, costruiamo stereotipi poco realistici ma, diffusamente conformi al pensiero comune. Nella lettura della storia, il fordismo, con l’introduzione della produzione di massa, ha rappresentato un importante cambiamento nella produzione dei beni industriali all’inizio del XX secolo.
Le conseguenze della produzione di massa e della catena di montaggio hanno effettivamente permesso una maggiore diffusione di beni, questo è avvenuto a scapito di alcune condizioni di lavoro degli operai. La standardizzazione e la razionalizzazione del lavoro hanno portato a un impoverimento delle competenze e a un maggiore controllo e sfruttamento della manodopera.
C’è un’opera fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere l’impatto dell’automazione sul mondo del lavoro e sull’economia, Labor’s End: How the Promise of Automation Degraded Work clicca qui è stato scritto da Jason Resnikoff, professore di Storia contemporanea all’Università di Groninga (Paesi Bassi).
Negli anni ‘40-‘70 negli Stati Uniti, il termine “automazione” simboleggiava un cambiamento radicale, ma la sua definizione rimaneva ambigua. Questo libro sostiene che l’automazione non fosse solo una tecnologia, ma piuttosto un discorso che riduceva il lavoro a una mera questione di sopravvivenza biologica, prevedendo l’inevitabile scomparsa del lavoro umano a causa del progresso tecnologico.
I sostenitori di questo discorso hanno spostato il concetto di libertà politica da una questione di distribuzione del potere a una fuga dai limiti del corpo umano. Paradossalmente, gran parte di ciò che veniva considerato “automazione” non ha realmente eliminato il lavoro umano. I sindacati, distaccandosi dal posto di lavoro come arena di competizione politica, hanno spesso fallito nel contrastare i manager che acceleravano il ritmo lavorativo, indebolendo i sindacati e trasferendo posti di lavoro in contesti non sindacalizzati, tutti considerati progressi.
Per approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere l’intervista al professor Jason Resnikoff a cura di Giuditta Mosca. clicca qui.
Osserva e analizza
Oggi il lavoratore è vittima di un sistema perverso basato su analisi, telemetria, benchmark, obiettivi, performance e valutazione. Queste metodologie, apparentemente asettiche e oggettive, nascondono in realtà insidie, perversioni e favoritismi. Inoltre, non dobbiamo dimenticare le attività illecite di raccolta telemetrica, che hanno messo in luce un’inaccettabile incapacità culturale da parte di coloro che dovrebbero tutelare gli interessi della massa lavorativa.
Oggi il cittadino è vittima di un sistema burocratico lento e inefficiente, caratterizzato da liste e tempi di attesa. I servizi pubblici risultano poco tutelati e poco accessibili, poiché i canali ordinari di accesso si rivelano inadeguati e lenti nel garantire una tempistica di risposta adeguata. Ciò comporta una difficoltà nell’accesso ai servizi essenziali, che dovrebbero essere invece facilmente fruibili e tempestivi.
Oggi l’imprenditore è vittima degli studi di settore, pressione fiscale, burocrazia e accesso al credito.
La corsa contro il tempo: il parcheggio a tempo con la sua rincorsa affannosa per rientrare nei limiti temporali, i parcometri che sembrano computer esigenti che chiedono informazioni impossibili da fornire (targa, posizione numerata). E poi ci sono i pagamenti anticipati, le prenotazioni, i posti numerati, le code infinite e attese interminabili.
La vita quotidiana è diventata una gara contro il tempo, dove ogni attività sembra richiedere una pianificazione meticolosa per non parlare di scadenze, rateizzazioni e pagamenti.
Conclusione
A questo punto, hai a disposizione ulteriori spunti per comprendere l’impatto futuro dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite.
Percorso di lettura
- IA cambiamento profondo e drammatico, clicca qui.
- Società digitale e società reale oggi come ieri, clicca qui.
- La fine del lavoro perché l’uomo si crede di essere superiore a Dio, clicca qui.
- Circolo della cazzimmeria tecnologica perversa, clicca qui.